Riportiamo il pensiero che il Presidente del Trastevere Calcio, Pierluigi Betturri ha rivolto al Presidente del Monterosi Luciano Capponi, dopo aver letto la lettera scritta da quest’ultimo all’ex allenatore della sua Società, Fabrizio Ferazzoli, appena esonerato:

E’ piaciuta assai la lettera del Presidente del Monterosi Calcio, Luciano Capponi, scritta in occasione dell’esonero di Fabrizio Ferazzoli da Mister della prima squadra.

Conobbi Luciano Capponi il 7 settembre del 2014 nella prima di campionato di Eccellenza Monterosi – Trastevere.

Quel giorno, sulla panchina del Trastevere, esordiva un altro Gino Cerutti, un tal Sergio Pirozzi.

Capponi, all’epoca, rivestiva la carica di Presidente Etico della ASD Monterosi, “mansione” unica nel mondo del calcio.

Ovviamente, nei nostri cordiali colloqui ante e post partita, non si parlò affatto di calcio, bensì di “politica, estetica e matematica” cinema e teatro, di ’68 e di fair play.

Proprio quel giorno lui lanciava la sua iniziativa “nofairnoplay” finalizzata alla lealtà sportiva. Accettai volentieri di aderire al progetto. Ovvio che mi chiesi: quest’uomo è nel posto sbagliato?

Qualche settimana dopo ricevetti una sua cordialissima lettera: “Carissimo Presidente è con grande gioia che abbracciamo la vostra adesione al nostro progetto No fair No play, saremmo lieti di incontrarvi…”

Allora mi venne il dubbio che Capponi fosse davvero nel posto giusto, un personaggio prestato al calcio per il bene di questo sport.

Dicevo che la lettera del Presidente del Monterosi che accompagna l’esonero del primo allenatore mi è molto piaciuta. E’ bella perché parla di rapporti umani, quelli importanti e di dignità della persona e, soprattutto, di privacy, quella più intima.

Sappiamo tutti che nel calcio bastano pochi risultati negativi perché sia “sufficientemente” giustificato calpestare la dignità di una figura umana: quella del Mister. E ogni esonero di allenatore è intriso di finzione, irragionevole iniquità, ipocrisia condita da finti commenti che insinuano più o meno contenuti offensivi e che, talvolta, sconfinano nella maleducazione.

Quasi sempre l’esonero di un allenatore di calcio si concretizza in un umiliante e disonorevole allontanamento.

Invece, la lettera del Presidente Capponi, inusuale, ma profonda e sincera, trasforma l’avvicendamento dei “Mister” della sua squadra in un episodio normale, semplice e ovviamente riservato, circoscritto, com’è giusto, all’interno del perimetro della sua Società.

E doveroso Voglio fare un augurio al caro Presidente Capponi e soprattutto al neo-allenatore Stefano Cerbella: <lo chiameremo “Drago” perché sarà un mago e i tifosi, nel futuro, quando parleran del Cerbella diran che è un tipo duro!> In bocca al lupo Presidente Capponi!”