Ha iniziato a giocare a calcio che era il più piccolo di tutti. Aveva solo 4 anni e mezzo Jacopo Vendetti quando la società Casilina l’ha fatto entrare nella sua scuola calcio e da lì la carriera calcistica del difensore amaranto è stata tutta in ascesa.
Dopo qualche anno di spola tra Almas e Lodigiani, in cui continuava a giocare sotto età, Vendetti è approdato alla Cisco Roma: lì è iniziata la magia delle partite a 11 che resta ancora oggi non solo il suo impegno, ma anche il sogno per il futuro.
La svolta è arrivata quando già per lui si prospettava un bel cambiamento nella società dove giocava, la Tor Tre Teste. Era il 2014 e Jacopo, finita la stagione con gli allievi, gioca le prime partite con la Juniores durante il Trofeo Tortora. In quell’occasione un grande esperto del settore, impegnato in quel periodo nella costruzione del Trastevere per il campionato di Eccellenza, lo nota dagli spalti. “Mi chiamò il Presidente della Tor Tre Teste per dirmi che Andrea Calce mi voleva in Eccellenza – ha raccontato Vendetti – per me è stato motivo di grande orgoglio”.
La prima partita con la maglia amaranto fu Real Monterosi-Trastevere terminata 2-4 per la squadra del Rione. “Al mio esordio con il Trastevere ho procurato il rigore al Monterosi – ricorda Vendetti, oggi con un sorriso – ma poi è stato mio l’assist che ha portato il gol del pareggio. Avevo appena compiuto 17 anni e peccavo sicuramente di inesperienza: dagli Allievi all’Eccellenza è stato un bel salto!”
Un cambiamento che ha portato anche tanti sforzi e rinunce, non solo suoi: “Mia madre e mio padre mi hanno sempre seguito ovunque, facendo tanti sacrifici esattamente come me. Li ringrazierò sempre perchè senza il loro sostegno non sarei andato da nessuna parte”.
Vendetti e Mastromattei, anche lui vicino alle 100 presenze con la maglia del Rione, sono fra i più ‘vecchi’: “Ci ricordiamo gli inizi. Quando il mister o il direttore raccontano gli esordi o episodi del passato ci tirano sempre in ballo: noi li abbiamo vissuti. C’eravamo a ogni trasformazione del campo e della squadra. Fa piacere aver vissuto la storia della società ed esserne protagonisti”.
La sua 100esima presenza in campo con la maglia del Rione l’ha festeggiata in Sardegna, Lanusei-Trastevere, partita terminata 1-2. “Sono entrato nel corso del secondo tempo, il mister mi ha schierato nel momento in cui eravamo in sofferenza e dovevamo rafforzare la difesa. La partita è finita bene, quindi sono soddisfatto della mia prova”.
Il suo più grande rimpianto in queste 4 stagioni con il Trastevere? Non aver vinto lo scorso anno: “Vincere due campionati in 3 anni sarebbe stato un bel traguardo!”