Si riporta di seguito l’articolo sul nostro Mister apparso ieri su Il Messaggero on line:

“Aldo Gardini è l’allenatore del Trastevere, squadra di serie D dell’omonimo rione del centro storico della Capitale e che capeggia il proprio girone, con la concreta possibilità di essere promosso in Lega Pro tra i professionisti. Un personaggio “anti”, come lo è, facendo le debite proporzioni, Simone Inzaghi, salito alla ribalta della panchina della Lazio quasi per caso. Situazione vissuta analogamente da Gardini, che la scorsa estate ha “dovuto” prendere il posto di Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, che ha guidato il Trastevere dall’Eccellenza in serie D e nel suo primo anno di quarta serie, ed è poi stato costretto a lasciare la squadra dopo il tremendo evento del 24 agosto del 2016..

Oggi, Gardini è l’ultimo reperto del Trastevere “pirozziano”. Ma non è una nostalgia, è l’oggi. Ha guidato lui il Trastevere nel dopo Pirozzi. A 47 anni, Aldo Gardini è un imprevisto, nel senso letterale del termine. Il Trastevere doveva essere del classico allenatore dal temperamento forte e passionale, istrione e un po’ stregone come Sergio Pirozzi. Ma dopo il terremoto del 24 agosto il posto in panchina è andato a lui, ad Aldo Gardini, il suo secondo, che il presidente Betturri, con un’ottima intuizione, ha voluto alla guida della prima squadra.

I tifosi trasteverini, prima dubbiosi poi sorpresi e convinti, ora affollano la tribuna del Trastevere Stadium entusiasti del modo di giocare (e vincere) della squadra. Limpido sia per i suoi comportamenti, sia per la leggerezza e l’inconsistenza delle sue parole nelle interviste, Aldo Gardini non ha messaggi clamorosi da lanciare. Non è invadente, non arringa le folle, non si lamenta degli arbitri, non se la prende coi social, non litiga con nessuno, tanto meno col suo Direttore Sportivo e, meno che mai, con il suo Presidente. E’ di una trasparenza tale che si rischia di passargli attraverso e non sentirlo e spesso neanche vederlo. A lui basta che lo vedano e lo sentano i suoi giocatori, soprattutto i giovani dei quali è un profondo estimatore e conoscitore.

Nel Trastevere Calcio Gardini sostiene una linea all’avanguardia, motivazionale, incoraggiando persino i giocatori a cimentarsi nel Fantacalcio e, con giusta moderazione, nel gioco della play-station. Aldo Gardini è il perfetto anti-Pirozzi, E’ rivoluzionario perché allena e basta. Non assomiglia a nessuno dei più titolati colleghi che hanno allenato nella città di Roma, da Spalletti a Garcìa, passando per Ballardini o Reja. L’unico a cui può essere paragonato è il Delio Rossi prima maniera, ma Aldo Gardini non accetterebbe mai di tuffarsi per scommessa nel Fontanone del Gianicolo (peraltro a due passi dal Trastevere Stadium) per un derby vinto o perduto.”