Ieri il Trastevere ha disputato contro il Gelbison il match della 30′ giornata di campionato a Vallo della Lucania, concludendo la sfida sullo 0-0.
La squadra campana ha giocato l’intera partita nella propria area di rigore, sostenendo un catenaccio infinito condotto strenuamente, fino al triplice fischio, dai suoi “senatori”. Mister Pepe, infatti, ha schierato tutti i “vecchi” nelle retrovie, disponendo i giocatori più giovani, obbligatoriamente in campo per regolamento, in avanti.
I difensori centrali e laterali del Gelbison hanno lottato con il coltello tra i denti, chiudendo arcignamente ogni imbucata agli attaccanti del Trastevere. Pace, Massella e Tajarol hanno provato per 95 minuti a centrare la rete, imbattendosi sempre nei muri difensivi della porta, protetta da D’Agostino.
La partita è stata un assalto, un assedio tipo “Fort Apache”, in cui gli assalitori trasteverini hanno aggredito i difensori cilentini che, però, hanno replicato con lo stesso impeto e ardore che avrebbero messo in una finale di Champions League.
Onore agli orgogliosi giocatori del Gelbison! Hanno lottato alla morte e così hanno valorosamente conquistato un punto in classifica!
Sudati, stremati e soddisfatti, in una caldissima domenica primaverile, hanno onorato lo sport in una gara di fine campionato in cui non avevano nulla da chiedere.
Ora si deve guardare avanti: giovedì 13 aprile alle ore 15.00, la squadra del Rione avrà bisogno di tutto il sostegno dei suoi tifosi per disputare al meglio, nel nostro Trastevere Stadium, la sfida decisiva contro il Nardò.
Martina Perrone
Ufficio Stampa
Trastevere Calcio